Il perfezionismo è un tratto psicologico complesso che nasconde spesso insidie che possono condizionare negativamente la nostra salute mentale, le nostre relazioni e il nostro benessere generale. In questo articolo esploreremo le origini di questo comportamento, analizzando cosa nasconde il perfezionismo e in particolare la sua causa principale: la paura di fallire o di sbagliare.
Che cos’è il perfezionismo?
Il perfezionismo è un tratto di personalità caratterizzato dalla tendenza a stabilire obiettivi estremamente alti, a perseguirli in modo rigido o inflessibile e a imporre richieste eccessive a se stessi e agli altri.
Le persone con tratti perfezionistici di solito hanno standard elevati relativamente a sé stessi e agli altri. Questi standard possono riguardare qualsiasi ambito della vita, quali ad esempio:
- Prestazioni atletiche o artistiche
- Risultati accademici
- Successo professionale e/o finanziario
- Organizzazione, pulizia, puntualità e/o ordine
- Forma fisica e salute
- Relazioni e famiglia
- Adesione a un codice morale o religioso
Certo, mirare a un alto grado di successo non è necessariamente una cosa negativa. In effetti, il perfezionismo adattivo—che comprende coscienziosità, organizzazione, aspirazione all’eccellenza e obiettivi ambiziosi—è associato al successo professionale, alta autostima, e maggiore soddisfazione.
Tuttavia, il perfezionismo diventa disadattivo quando comporta un intenso desiderio di approvazione altrui, aspettative irrealistiche, autocritica negativa, e senso di colpa. Il perfezionismo disadattivo è infatti collegato a scarsa fiducia in sé stessi, paura del fallimento e difficoltà relazionali.
I 3 Tipi di Perfezionismo
La letteratura ha individuato tre principali tipi di perfezionismo: orientato al sé, orientato agli altri e prescritto socialmente.
Orientato al Sé
Il perfezionismo orientato al sé si riferisce alla tendenza a fare richieste eccessive a noi stessi e a ricercare standard prestazionali eccessivamente alti.
Se rientri in questo tipo, sarai estremamente critico nei confronti di te stesso e ti affiderai ai tuoi successi per sentirti soddisfatto e degno. Le persone con tratti perfezionistici auto-diretti sono spesso altamente motivate, coscienziose e tendenti a pensieri ossessivi, ansia e preoccupazioni.
Orientato agli Altri
I perfezionisti orientati agli altri pongono aspettative eccessive sugli altri, spesso un partner o un figlio.
Ad esempio, se sei un genitore perfezionista potrai criticare costantemente le performance scolastiche di tuo figlio. Alcuni perfezionisti orientati agli altri spesso tendono a controllarli nel tentativo di spingerli a “essere i migliori” in quello che fanno.
Prescritto Socialmente
Il perfezionismo prescritto socialmente si riferisce alla percezione che gli altri si aspettino che tu sia perfetto.
Ad esempio, se rientri in questa categoria, è possibile che tu abbia interiorizzato le aspettative familiari, sociali o culturali, in misura molto maggiore rispetto alla media. Oppure potresti aver sviluppato tratti perfezionistici se vivi o lavori in un ambiente dove la pressione al rendimento e la competizione sono particolarmente forti.
Quando il perfezionismo diventa pericoloso per la nostra salute mentale?
Il perfezionismo è un tratto di personalità che molti di noi possiedono e non è in sé patologico. Tuttavia, quando diventa eccessivo e condiziona la nostra vita, il rischio è quello di sviluppare alcuni disturbi, quali ad esempio:
- Ansia e depressione: Il perfezionismo, l’ansia e i sintomi depressivi spesso vanno di pari passo. I perfezionisti hanno una probabilità significativamente più alta di soddisfare i criteri diagnostici per condizioni come il disturbo d’ansia generalizzato e il disturbo depressivo maggiore.
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC): Il DOC è un disturbo mentale che coinvolge sia ossessioni (pensieri intrusivi e indesiderati) che compulsioni (riti ripetitivi che una persona esegue per gestire l’ansia legata a un’ossessione). Il tratto del perfezionismo gioca un ruolo importante nello sviluppo del DOC. I bambini e gli adolescenti che mostrano tratti perfezionistici hanno una probabilità maggiore di sviluppare sintomi di DOC durante la loro vita.
- Disturbi alimentari: Esiste una connessione ben consolidata tra perfezionismo e disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. La letteratura indica che i perfezionisti possano essere più propensi a cercare l’estrema magrezza, a sentirsi insoddisfatti del proprio corpo o peso e a cercare di adattarsi a standard di bellezza irraggiungibili.
Quando il perfezionismo condiziona negativamente la nostra vita ?
Il perfezionismo, quando diventa eccessivo e controproducente, nasconde una forte paura di fallire, con conseguente calo della nostra autostima.
I segni più comuni di un perfezionismo dannoso includono:
- Stabilire obiettivi irraggiungibili: Se hai tendenze perfezionistiche eccessive ti porrai standard di prestazione eccessivamente elevati e sarai spinto ad una incessante ricerca della perfezione. Questo crea però un circolo vizioso: quando inevitabilmente fallisci nel raggiungere il tuo standard personale impossibilmente alto, la tua autostima può crollare.
- Critiche: Il perfezionismo è legato a una valutazione fortemente critica verso te stesso. Chi è eccessivamente perfezionista si abbatte anche per piccoli errori e/o si aspetta troppo dalle altre persone.
- Pensieri ossessivi e ricerca di rassicurazioni: Molti perfezionisti pensano costantemente ai loro fallimenti passati o ai loro obiettivi futuri. Per gestire l’ansia, potresti chiedere frequentemente ai partner o ai datori di lavoro rassicurazioni sul tuo valore e sulle tue capacità. Oppure avrai così paura di ricevere feedback negativi da evitarli a tutti i costi.
- Eccessiva identificazione con i risultati: Le persone con tratti perfezionistici spesso si affidano troppo a misure esterne di successo (come i voti) e alle valutazioni degli altri per validare la loro identità e autostima. Ad esempio, può succedere che quando commetti un errore tu provi un senso travolgente di colpa, imbarazzo, vergogna e rimorso, arrivando anche a pensare di non valere nulla o ad etichettarti come un “fallimento”.
Cosa Nasconde il Perfezionismo?
Dietro il perfezionismo si cela spesso una profonda vulnerabilità emotiva. Questo tratto, infatti, è raramente motivato da un semplice desiderio di eccellenza, ma piuttosto da una paura radicata: la paura di essere giudicati, rifiutati o considerati “non abbastanza”.
La paura di sbagliare è una delle manifestazioni più comuni del perfezionismo. Per un perfezionista, l’errore non è solo un fallimento momentaneo, ma una conferma della propria inadeguatezza. Questa percezione porta spesso a evitare situazioni in cui c’è il rischio di fallire, limitando così le opportunità di crescita e sviluppo personale.
Un altro aspetto nascosto del perfezionismo è la tendenza all’auto-sabotaggio. Paradossalmente, il perfezionismo può portare all’immobilismo: evitando di intraprendere un’azione o un progetto per timore di non essere all’altezza, si crea un circolo vizioso di procrastinazione e frustrazione.
Ma quali sono, nello specifico, le cause del perfezionismo?
Questo tratto può essere influenzato da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali.
In psicologia lo sviluppo di uno schema caratterizzato da standard severi e perfezionismo è spesso associato ad esperienze infantili. Crescere in un ambiente che pone un’enfasi eccessiva sulle prestazioni del bambino e in cui il valore personale è legato ai risultati ottenuti può portare a sviluppare una mentalità perfezionista. Frasi come “Puoi fare di meglio” o “Solo i migliori vengono premiati” possono avere un impatto profondo sulla percezione di sé.
Gli standard severi si formano spesso da un ambiente familiare dove:
- L’espressione emotiva è sottovalutata rispetto alle prestazioni e ai risultati
- Il tempo libero è sottovalutato rispetto alle prestazioni e ai risultati
- Le relazioni interpersonali sono sottovalutate rispetto alle prestazioni e ai risultati
In tali famiglie, i bisogni emotivi di connessione, intimità e spontaneità vengono spesso trascurati, mentre l’enfasi si concentra sul lavoro incessante e sui risultati. La perseveranza è spesso insegnata come un valore familiare.
Lo schema degli standard severi non si manifesta quindi senza motivo. Esso comprende ricordi, emozioni, cognizioni e sensazioni corporee sviluppate durante l’infanzia e l’adolescenza, influenzate dall’ambiente familiare. Il non soddisfacimento di bisogni umani fondamentali, come attaccamento sicuro e la libertà di esprimere bisogni ed emozioni, può portare alla formazione di tale schema. Un contesto in cui il valore della persona è equiparato ai risultati, accompagnato da critiche e dalla mancanza di lodi, ne favorisce infatti lo sviluppo.
Il perfezionismo è quindi un tratto che può sembrare vantaggioso a prima vista, ma che spesso nasconde insicurezze profonde e una costante paura di non essere abbastanza. Capire dunque cosa nasconde il perfezionismo e riconoscere cosa lo alimenta è il primo passo per affrontarlo e vivere una vita più serena e appagante. Non è necessario essere perfetti per avere valore: spesso, sono proprio le nostre imperfezioni a renderci unici e autentici.